Il manager del futuro dovrà compiere diversi passi che lo condurranno ad una sorta di evoluzione, per adattarsi ad un mercato in costante evoluzione, dove digital transformation e flessibilità rappresentano i cardini fondamentali.

Difatti, le classiche skills di programmazione, organizzazione, comando, coordinamento e controllo tipiche del manager teorizzato da Henri Fayol nel 1916, ben si adattano a contesti aziendali e di mercato stabili e prevedibili, che possono essere dunque fronteggiati attraverso una metodologia di lavoro coerente, articolata e sistematica.

A fronte di un mercato in continuo cambiamento, il manager del futuro dovrà possedere spirito d’iniziativa, essere in grado di metabolizzare l’ambiente sempre nuovo che verrà a crearsi adattandosi ad esso, attraverso la voglia e la capacità di innovarsi e innovare, migliorando ed ampliando le proprie competenze.

Il manager del futuro dovrà infatti saper operare in ambiti diversi, sempre al massimo livello, arrivando ad essere un tecnico, un creativo, un analista ed un progettista al tempo stesso.

Il processo di innovazione organizzativa e tecnologica che coinvolge il mercato spinge inesorabilmente il manager del futuro ad aggiornare se stesso, incrementando le sue capacità tecniche, umane e comportamentali

Le competenze tecnologiche

Nell’epoca della digital transformation, ossia una serie di cambiamenti di tipo tecnologico, culturale, organizzativo, sociale e manageriale, il manager dovrà conoscere le tecnologie a sua disposizione se vorrà essere un innovatore: infatti, conoscere più moderne e sofisticate tecnologie permettono non solo la gestione del cambiamento in atto, ma consentono di anticiparlo, crearlo e plasmarlo.

La conoscenza delle strumentazioni ed il passaggio alla digitalizzazione di numerosi processi sono alla base del successo aziendale, e rappresentano abilità imprescindibili per il manager che verrà.

Risolvere problemi, creare sfide

Il problem solving, ossia la capacità di analizzare un problema e trovare la soluzione migliore, che permette di gestire le situazioni di emergenza, i cambiamenti e le crisi, è un’abilità che qualsiasi manager deve possedere, ed in questo senso risulta fondamentale un alto livello di competenza tecnologica: la tecnologia è infatti una valida alleata per risolvere e gestire i problemi aziendali.

Il nuovo manager dovrà inoltre alzare l’asticella, non limitandosi al superamento degli ostacoli, ma arrivando a creare nuove sfide, al fine di creare un ambiente di lavoro attivo, curioso e dinamico, sempre pronto alle novità ed alle trasformazioni.

Le soft skills

Le abilità osservate in precedenza si vedranno affiancate dalle cosiddette soft skills, una serie di abilità che faranno la differenza a parità di titolo accademico, e possono essere riscontrate in capacità di comunicazione, gestione del team, creatività, gestione dello stress e flessibilità.

La flessibilità è sicuramente una delle più interessanti: se il mercato è in continua e rapida evoluzione, il leader del futuro dovrà saper gestire contemporaneamente più attività, persone e processi organizzativi, riuscendo a capire di volta in volta anche le esigenze degli altri. 

Il manager del futuro dovrà essere empatico, emotivamente intelligente e sempre pronto a mettere al centro la componente umana dell’azienda: stabilire buoni rapporti con i collaboratori è decisivo per aumentare la produttività aziendale, ed il lavoro di squadra è altresì fondamentale per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Per migliorare le prestazioni aziendali, il manager del domani dovrà possedere ottime capacità organizzative e comunicative, riuscendo a gestire al meglio il tempo a disposizione e pianificando con precisione sia gli obiettivi che il modo in cui raggiungerli.